Gladiatura

I combattimenti gladiatori possono essere considerati poco interessanti e giochi senza senso, ma tutt’ora alle Olimpiadi vengono praticate e studiate discipline simili come fioretto e spada che a livello nazionale ci hanno dato anche qualche soddisfazione.

In queste discipline viene utilizzato solo il combattimento su una linea frontale. Se si potesse valutare un regolamento che desse la possibilità di non limitare il fronte di scontro,ma la possibilità di potersi muovere liberamente, sono sicuro che tornerebbero in molti a studiare queste pratiche che vanno molto oltre il mero allenamento e con molto più divertimento. Le stesse emozioni date guardando film quali Troy, 300 e L’ultimo Samurai che con queste antiche gesta riescono a suscitare.

Senza scomodare argomenti quali etica, politica e condizioni sociali la sola curiosità potrebbe farvi scoprire un mondo inimmaginabile.

Quasi tutte le categorie gladiatorie discendono da apparati militari ben collaudati in guerra ed erano usati in momenti specifici della battaglia. Gli errori nella scelta significavano la sconfitta.

In base alla grandezza degli scudi e alla lunghezza delle armi vi erano grosse differenze nell'uso, tanto da sviluppare il modo di combattere di ogni gladiatore. Un vero e proprio stile differente dagli altri da far nascere in antichità romana una sorta di associazioni sindacali che si occupavano di quella categoria di combattenti che spesso era dichiarata una famiglia e alla quale ci si legava per tutta la carriera.

L’arena era una vera istituzione, basta considerare che vennero costruite solo per i giochi dei gladiatori. La stessa frase panem et circensi nella sua storia racchiude un mondo! Penso che solo il calcio ora sia in grado di muovere cosi tanti interessi economici e sociali.

Nella sua ricerca durata 800 anni ha fatto molto di più, riusci’ a dare equilibrio ai diversi stili in quanto dovendosi confrontare con differenti dotazioni la supremazia non era determinata dalle armi ma dall’abilita’ e dalla modalità dei contendenti. L'uomo era il fulcro del risultato.

La scelta delle protezioni quali maniche, elmi ecc... Era necessaria per stabilire un equilibrio ancora prima del fattore estetico. Ogni piega fatta ad un elmo aveva una sua ragione, ogni elemento in più o in meno ad ogni armatura da' modo di scoprire come si doveva combattere. Sono le traccie più evidenti per capire come fosse raffinato e potente il modo di combattere e per poter riuscire ad avere la meglio su un avversario di pari valore. Dare tutto ed ancora di più sconfinava veramente in qualcosa di eroico.

Tutto ciò fa pensare all’importanza ed allo studio necessario allo spettacolo dell’arena. Come tutto ciò che i Romani ci hanno lasciato come patrimonio culturale, politico ed edilizio era spinto all'eccellenza.

Con una visione laica può essere considerata una disciplina sportiva senza pari. Con le armi viene veramente meno importante il principio dell'equilibrio fisico a pari impegno.